Track details
Difficulty
E
Passo della Stacca
Il passo, oltre a offrire un bellissimo panorama del lago, è il punto d’incrocio dei quattro sentieri che provengono da Serniga, S. Bartolomeo, Renzano e Bagnolo.
Dalla Stacca, prendendo il sentiero di destra, è possibile raggiungere la frazione di S. Bartolomeo con un facile e rapido percorso ombreggiato.
Passo della Stacca
Il passo, oltre a offrire un bellissimo panorama del lago, è il punto d’incrocio dei quattro sentieri che provengono da Serniga, S. Bartolomeo, Renzano e Bagnolo.
Dalla Stacca, prendendo il sentiero di destra, è possibile raggiungere la frazione di S. Bartolomeo con un facile e rapido percorso ombreggiato.
Passo della Stacca
, Salò
San Bartolomeo
La frazione si andò formando particolarmente dal secolo XVI, rimasta accessibile solo tramite ripidi sentieri fino a all’ultimo dopo guerra, quando è stata costruita una comoda strada asfaltata. Poco più avanti si trova l’omonima chiesetta a mt 528 s.l.m.. Il luogo è ameno e poetico e si consiglia vivamente una sosta al muretto che cinge parte dello spiazzo erboso davanti alla chiesa per ammirare il panorama superbo sul lago e il golfo di Salò.
La chiesa (secolo IVX), dedicata all’apostolo San Bartolomeo, è citata già nella “Storia della riviera di Salò” di Bongianni Gratarolo edita nel 1599. E’ a navata unica con copertura a capanna senza gronde. La ricchezza degli arredi liturgici, ma anche il livello artistico-popolare degli stessi, denotano come la chiesa sia stata nei secoli segno e testimonianza di una religiosità vissuta e partecipata (cfr il sito www.parrocchiadisalo.it).
San Bartolomeo
La frazione si andò formando particolarmente dal secolo XVI, rimasta accessibile solo tramite ripidi sentieri fino a all’ultimo dopo guerra, quando è stata costruita una comoda strada asfaltata. Poco più avanti si trova l’omonima chiesetta a mt 528 s.l.m.. Il luogo è ameno e poetico e si consiglia vivamente una sosta al muretto che cinge parte dello spiazzo erboso davanti alla chiesa per ammirare il panorama superbo sul lago e il golfo di Salò.
La chiesa (secolo IVX), dedicata all’apostolo San Bartolomeo, è citata già nella “Storia della riviera di Salò” di Bongianni Gratarolo edita nel 1599. E’ a navata unica con copertura a capanna senza gronde. La ricchezza degli arredi liturgici, ma anche il livello artistico-popolare degli stessi, denotano come la chiesa sia stata nei secoli segno e testimonianza di una religiosità vissuta e partecipata (cfr il sito www.parrocchiadisalo.it).
La Corna
Il tracciato da seguire si trova sotto la chiesetta di San Bartolomeo, si attraversano due cancelli distanziati da un centinaio di metri e si entra nel bosco che copre le pendici del monte San Bartolomeo.
Seguendo le indicazioni per la Corna si arriva a questa formazione rocciosa che è come un balcone, sito a poco più di 400 metri s.l.m., sull’abitato di Salò, da cui si gode un panorama spettacolare sul golfo e sulla cittadina.
In prossimità della Corna c’è una piccola area attrezzata con tavolo e panche per una sosta all’ombra del bosco.
La Corna
Il tracciato da seguire si trova sotto la chiesetta di San Bartolomeo, si attraversano due cancelli distanziati da un centinaio di metri e si entra nel bosco che copre le pendici del monte San Bartolomeo.
Seguendo le indicazioni per la Corna si arriva a questa formazione rocciosa che è come un balcone, sito a poco più di 400 metri s.l.m., sull’abitato di Salò, da cui si gode un panorama spettacolare sul golfo e sulla cittadina.
In prossimità della Corna c’è una piccola area attrezzata con tavolo e panche per una sosta all’ombra del bosco.
Renzano
Frazione del comune di Salò posta a 180 mt s.l.m. si raggiunge su strada asfaltata, oltrepassato il centro storico di poche case si continua su strada sterrata in direzione di Madonna del Rio.
Renzano
Frazione del comune di Salò posta a 180 mt s.l.m. si raggiunge su strada asfaltata, oltrepassato il centro storico di poche case si continua su strada sterrata in direzione di Madonna del Rio.
Madonna del Rio
A destra del Santuario sale il sentiero da seguire. Superato un dislivello di circa cinquanta metri, il sentiero si allarga in una mulattiera sassosa che taglia il fianco occidentale della valle. Una breve sosta permette di visitare il Santuario e la cascata, raggiungibile in pochi minuti per il sentierino sulla sinistra del Santuario.
Curiosità
La Chiesetta della Madonna del Rio è comunemente denominata “Santuario”. Racconta una tradizione locale che alcuni montanari e pastori, timorosi per il pericolo che poteva derivare dal corso d’acqua particolarmente ingrossato, invocarono la protezione della Vergine. Essa sarebbe apparsa loro in una grotta di tufo, ritta nella persona ma in atteggiamento amorevolissimo, pronunciando parole di speranza e di consolazione.
Come segno della “improvvisa” e confortante presenza celeste, la Vergine avrebbe lasciato, nella grotta scavata “dalle acque del Rio”, l’impronta del suo piede su una pietra bianca. A consacrare quella apparizione fu eretto, nel secolo XVIII, il santuario, cui fanno da suggestivo contorno una gorgogliante cascatella e numerosi ombrosi cipressi “secolari”.
Si accede alla chiesetta tramite un ampio porticato sotto il quale, un tempo, venivano collocati gli “ex voto”: quadretti ricordo, grucce, fucili, attrezzi casalinghi e campagnoli, attestanti il fatto miracoloso che aveva visto l’intervento della Madonna. Presso il Santuario, a ridosso del quale esistono alcuni locali usati come “foresteria” e tuttora utilizzati da una famiglia che svolge la funzione di custode, si svolgevano brevi “ritiri spirituali”, per gruppi provenienti dalla Riviera e dalla bassa Vallesabbia.
Questa pia abitudine è sopravvissuta fin verso la metà del secolo scorso, allorquando le Parrocchie di provenienza dei fedeli pensarono di dirigersi verso centri più attrezzati, come Montecastello, S. Felice del Benaco, Paitone, Peschiera (Madonna del Frassino).
Per gli abitanti di Salò è tradizione trascorrere la “Pasquetta” alla Madonna del Rio. In tale occasione il piazzale antistante il Santuario, facilmente raggiungibile tramite un percorso asfaltato, si vivacizza con i “colori” dei banchi degli ambulanti, dei fedeli che fanno escursioni sulle pendici dei monti circostanti, dei gruppi che fanno merenda sull’ erba e sotto i boschetti frondosi della zona. Il Santuario fu particolarmente frequentato in occasione di calamità naturali, ma anche belliche. Molti vi sono approdati per chiedere grazia ed intercessione, come dimostravano, in tempi passati, i numerosi “ex voto” ai quali si è fatto cenno (cfr. il sito www.parrocchiadisalo.it).
Madonna del Rio
A destra del Santuario sale il sentiero da seguire. Superato un dislivello di circa cinquanta metri, il sentiero si allarga in una mulattiera sassosa che taglia il fianco occidentale della valle. Una breve sosta permette di visitare il Santuario e la cascata, raggiungibile in pochi minuti per il sentierino sulla sinistra del Santuario.
Curiosità
La Chiesetta della Madonna del Rio è comunemente denominata “Santuario”. Racconta una tradizione locale che alcuni montanari e pastori, timorosi per il pericolo che poteva derivare dal corso d’acqua particolarmente ingrossato, invocarono la protezione della Vergine. Essa sarebbe apparsa loro in una grotta di tufo, ritta nella persona ma in atteggiamento amorevolissimo, pronunciando parole di speranza e di consolazione.
Come segno della “improvvisa” e confortante presenza celeste, la Vergine avrebbe lasciato, nella grotta scavata “dalle acque del Rio”, l’impronta del suo piede su una pietra bianca. A consacrare quella apparizione fu eretto, nel secolo XVIII, il santuario, cui fanno da suggestivo contorno una gorgogliante cascatella e numerosi ombrosi cipressi “secolari”.
Si accede alla chiesetta tramite un ampio porticato sotto il quale, un tempo, venivano collocati gli “ex voto”: quadretti ricordo, grucce, fucili, attrezzi casalinghi e campagnoli, attestanti il fatto miracoloso che aveva visto l’intervento della Madonna. Presso il Santuario, a ridosso del quale esistono alcuni locali usati come “foresteria” e tuttora utilizzati da una famiglia che svolge la funzione di custode, si svolgevano brevi “ritiri spirituali”, per gruppi provenienti dalla Riviera e dalla bassa Vallesabbia.
Questa pia abitudine è sopravvissuta fin verso la metà del secolo scorso, allorquando le Parrocchie di provenienza dei fedeli pensarono di dirigersi verso centri più attrezzati, come Montecastello, S. Felice del Benaco, Paitone, Peschiera (Madonna del Frassino).
Per gli abitanti di Salò è tradizione trascorrere la “Pasquetta” alla Madonna del Rio. In tale occasione il piazzale antistante il Santuario, facilmente raggiungibile tramite un percorso asfaltato, si vivacizza con i “colori” dei banchi degli ambulanti, dei fedeli che fanno escursioni sulle pendici dei monti circostanti, dei gruppi che fanno merenda sull’ erba e sotto i boschetti frondosi della zona. Il Santuario fu particolarmente frequentato in occasione di calamità naturali, ma anche belliche. Molti vi sono approdati per chiedere grazia ed intercessione, come dimostravano, in tempi passati, i numerosi “ex voto” ai quali si è fatto cenno (cfr. il sito www.parrocchiadisalo.it).
Milord
Località a mt 437 s.l.m. che si raggiunge da il Bagnolo, percorrendo la strada che passa tra secolari castagni.
Milord
Località a mt 437 s.l.m. che si raggiunge da il Bagnolo, percorrendo la strada che passa tra secolari castagni.