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Track details

Distance

2km

Duration

45min

Ascent

102m

Descent

66m

Starting altitude

1885m

Arrival altitude

1920m

Lowest point

1870m

Highest point

1950m

Centro visitatori di San Martino di Castrozza

Piccolo nel complesso, ma interessante, ha come tema l’ambiente di alta montagna e la geologia delle Dolomiti, che sono l’indubbio polo di attrazione, e l’aquila, che è di casa fra le Pale di S.Martino e il Lagorai.

Si possono approfondire gli aspetti naturalistici legati al clima osservando i sistemi di rilevamento della temperatura delle rocce a seconda dell’esposizione, e quelli per calcolare l’incidenza della vegetazione arborea sulla temperatura.

All’esterno un piccolo stagno ed un giardino roccioso, arricchiscono la visita di questo centro.

Lago di Cavallazza

Centro visitatori di Paneveggio

Situato poco lontano dal Lago di Forte Buso, lungo la statale N.50 che da Predazzo sale al Passo Rolle, il Centro di Paneveggio è al centro della grande foresta omonima di abete rosso, ormai a tutti nota come la Foresta dei Violini per la qualità dei suoi abeti di risonanza usati dai liutai di un tempo. Poco lontano un grande recinto permette di osservare da vicino un gruppo di questi grandi ungulati. Dal Centro visita parte un percorso naturalistico, il Sentiero Marciò, con punti di osservazione guidati e illustrati. E’ percorribile tutto l’anno e non necessita di biglietto di ingresso. Nel corso della stagione estiva e invernale vengono organizzati accompagnamenti guidati. Trattandosi di un percorso attorno ai 1500 metri di altezza, in inverno è richiesto un abbigliamento adeguato: scarponcini o doposci, guanti, abiti caldi. È importante sempre fare attenzione alle previsioni meteo.

In questo Centro appena ristrutturato un nuovo allestimento vi aspetta. Troverete un percorso che vi racconterà della foresta e dei suoi abitanti. Suoni, canti, fruscii e melodie vi permetteranno di fare una vera e propria immersione sensoriale.

“Suona Foresta”

Il tema del nuovo allestimento è “Suona Foresta”, perché racconta nello specifico la grande foresta che lo circonda, famosa per il suo legno di risonanza, e lo fa in tutti i suoi aspetti.

Nell’incipit di uno dei primi pannelli che accolgono il visitatore è espresso il significato e la dimensione che assumono questi nuovi allestimenti: “Entrare nella foresta è un atto fisico, che permette di apprezzare il complesso armonico di questo santuario della natura. Varcandone il confine si accede a un mondo selvatico, con gli alberi come colonne di una volta verde, che raramente si apre a mostrare il cielo.”

E così, varcandone la soglia, si trovano colonne come alberi, la descrizione del mondo selvatico: il visitatore potrà trovare dentro al nuovo Centro tutto quello che servirà poi fuori, nel bosco, quando con orecchie ed occhi nuovi potrà cogliere anche ciò che prima era più difficile ascoltare e vedere. I nuovi allestimenti sono una vera e propria immersione sensoriale: come nel bosco vero si ridurrà la luce e il visitatore vedrà comunque alberi cangiare d’abito e colori, ascoltare il canto degli uccellini, il tambureggiare del picchio e il bramito del cervo. I più attenti conteranno anelli, scopriranno voci e richiami, vedranno zattere e ruote; i più curiosi esploreranno le foreste del mondo. È possibile toccare con mano la ricchezza di abitanti silenziosi: alberi, arbusti, funghi, muschi, licheni e fiori che fanno da contrappunto alla presenza delle comunità di animali, dalle più note a quelle poco visibili ma numerosissime. Aprendo porte avrete contezza di quanti siano i “beni” e i “servizi” che le foreste offrono in maniera disinteressata a noi, umani, arrivati un attimo fa su questa Terra e già così egoisti e non curanti. All’esterno nuove strutture artistiche e comunicative daranno modo ai visitatori di informarsi e di potersi muovere in autonomia a Paneveggio e nelle località vicine.

Colbricon Lakes

The Colbricon lakes are one of the most extraordinary contexts of the Park: they can be reached from Passo Rolle after half an hour of walking. Along the way you can see both the splendid panorama towards the Pale di San Martino with the Cimon de la Pala and the Lagorai chain. Beside the vegetation rich in centuries-old tree plants such as larches and stone pines, it is not excluded that various specimens of alpine fauna can be observed, such as chamois, marmots, eagles. After walking along spectacular forests, the splendid scenery of the Colbricon Lakes appears almost suddenly to the visitor’s gaze.
The lakes have both a tectonic and glacial origin: the smallest, rise at 1909 meters and the largest at 1922 meters. These pools of water are immersed in an extraordinary landscape of dwarf bushes, rhododendrons and junipers. From here it is possible to see the top of the Colbricon in front. The area was the scene of war between Italians and Austrians between 1915 and 1918.