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Dettagli Percorso

Lunghezza

10.4km

Difficoltà

E

Durata

3h 45min

Dislivello +

803m

Dislivello -

800m

Quota di partenza

864m

Quota di arrivo

866m

Quota minima

860m

Quota massima

1574m

Corfino

Antico paese, le cui vestigia risalgono all’alto medioevo:  il passaggio di animali, merci e persone attirò poco a poco un nucleo abitativo appollaiato su di un pianoro ai margini del fiume che discende dal crinale appeninico, in una zona protetta dalla mole calcarea della Pania che dal paese  prende il nome.

Si pensa che l’origine del nome sia quella di “confinus”.

Orto botanico “Maria Ansaldi” -Pania di Corfino

Istituito nel 1984 per iniziativa della Comunità Montana della Garfagnana, che ne cura la gestione, l’Orto Botanico Pania di Corfino è situato a 1370 metri s.l.m. sull’omonimo gruppo montuoso in località Piè Magnano e occupa una superficie di circa un ettaro. Dopo alcuni anni di attività mirate alla strutturazione dello spazio, l’orto botanico è diventato operativo al pubblico a partire dall’estate del 1989 con l’attivazione di un servizio di visite guidate e la costruzione di uno stabilimento con la funzione di foresteria e laboratorio[8].

Inserito nel gruppo degli orti botanici della Provincia di Lucca, l’orto ha lo scopo di raccogliere e preservare la flora dell’Appennino lucchese.

Suddiviso in sezioni specifiche, riproduce la vegetazione di alcuni ambienti tipici degli Appennini e delle Alpi Apuane. A seconda delle sezioni si possono trovare:

  • la flora delle brughiere, presente in zone prossime al crinale appenninico
  • la flora dei pascoli
  • un arboreto che ospita la flora dei boschi
  • un laghetto artificiale e la circostante zona umida che ospitano la flora delle torbiere

Una delle sue zone, denominata Hortus Sanitatis, è dedicata alle piante medicinali e commestibili della tradizione della Garfagnana.

L’Orto è dotato anche di una collezione xilologica composta da sezioni longitudinali e trasversali del fusto di varie specie arboree presenti nel territorio della Garfagnana. La raccolta riveste notevole interesse ai fini didattici, in quanto consente di toccare con mano le sezioni delle piante che si possono incontrare dentro e fuori dall’Orto Botanico.

Nel 1997 è stato istituito un Giardino Fenologico, che fa parte della Rete dei Giardini Fenologici internazionali, che studia gli effetti del clima sullo sviluppo di piante clonate dalla stessa pianta madre, secondo la differenza di latitudine.

All’entrata dell’Orto è esposto un abete bianco sub-fossile databile al 1200 d.C., ritrovato nelle vicinanze. Oltre a svolgere un’intensa attività didattica, l’Orto promuove studi e ricerche, curando l’organizzazione di convegni dedicati alla conoscenza del patrimonio vegetale della Toscana.

[fonte Wikipedia]

 

Alpeggio di Pruno

Alpeggio alla quota di 1000m, sorto a margine del “Sentiero dei Patatai”con i caratteristici tetti in segale. Di proprietà della Forestale, che spesso lo usa per alloggiare il proprio personale, è stato rifatto mantenendo intatte delle caratteristiche originali (l’uso della pietra ed il tetto in segale), anche se la modernizzazione ha reso queste strutture assai più ricche. E’ possibile affittare le case per settimane dal Corpo Forestale stesso, facendone richiesta nei periodi di disponibilità

Rifugio Isera

Dal Rifugio partono i principali sentieri che portano alla scoperta della Pania, ed alcune semplici passeggiate che conducono al Giardino Botanico “Maria Ansaldi – Pania di Corfino” e al Centro Visitatori della Riserva Naturale Statale dell’Orecchiella. Il caratteristico borgo di Corfino si trova a pochi chilometri dal Rifugio e può essere raggiunto tramite un sentiero che passa attraverso il suggestivo alpeggio di Pruno.

Il rifugio ha a disposizione un’unica camerata condivisa con 12 posti letto a castello, 2 bagni e 4 docce. Per il pernottamento in rifugio c’è l’obbligo di sacco a pelo, sacco lenzuolo o lenzuolo personale.

Capanne tradizionali

Costruzione rurale tipica: addossata al poggio con tetto a forma triangolare ricoperto in segale. Tipicamente usate stagionalmente: in basso gli animali, in alto attrezzi, raccolto e all’occasione anche esseri umani. La perizia nel risparmiare spazio e materiale sta nel sovrapporre ad una forma di parallelepipedo (di cui una parete è risparmiata perchè va a sfruttare il pendio) ad una triangolare che garantisce stabilità. Inoltre non esiste comunicazione interna tra i due piani. Si accede al piano inferiore dalla parte bassa del pendio, mentre a quella superiore dalla parte alta del pendio.