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Dettagli Percorso

Lunghezza

40.6km

Durata

12h 15min

Dislivello +

2005m

Dislivello -

2005m

Quota di partenza

697m

Quota di arrivo

697m

Quota minima

167m

Quota massima

813m

Bagnone

Il territorio ha una morfologia essenzialmente montana, dominata dal crinale appenninico, dove stacca il Monte Sillara. Il borgo infatti si staglia su uno sperone roccioso, immerso in un fitto bosco di pini e querce. Nel Medioevo e in epoche anche più recenti, Bagnone ha avuto una grande importanza grazie alla posizione strategica, essendo alL’incrocio di vie di comunicazione importanti.
A testimonianza di ciò , possiamo trovare a Bagnone numerosi luoghi d’interesse artistico come il castello e la sua Chiesa, la chiesa di San Rocco e la chiesa di Santa Maria, la piazza. Inoltre, le numerosi frazioni ospitano il bellissimo borgo di Castiglion del Terziere con il castello e Treschietto e Iera con gli antichi ruderi dei manieri malaspiniani, luoghi di oscure leggende, Corlaga e Corvarola con i loro palazzi marchionali, la natura di Mochignano, Gabbiana e Pastina. Da visitare anche la pieve dei Santi Ippolito e Cassiano.

[Testo da  www.terredilunigiana.com/bagnone.php ]

Filetto

Le ragioni della sua nascita sono legate all’aspra lotta che nel corso del VI-VII secolo divampò in Lunigiana tra l’esercito bizantino e le orde dei longobardi invasori. In quel periodo venne organizzata una linea difensiva a ridosso dell’appennino per proteggere i porti dell’alto Tirreno, Luni in particolare, dalle milizie barbariche presenti oltre le montagne fin dal 590. E Filetto fu parte essenziale di questa imponente linea di difesa. All’interno di quello che è il borgo attuale è possibile isolare un settore “matrice”, una sorta di quadrilatero di circa sessanta metri di lato ed un unico accesso. Nel corso degli anni oscuri che seguono la caduta dell’impero d’oriente in Italia le strutture del “castrum” furono riadattate a residenza di popolazione che cercava protezione.L’impianto urbanistico originario si dilatò in età medioevale con la costruzione di un settore dalla parte di ponente. Questa nuova “addizione” prosegue l’originario impianto mantenendone le caratteristiche quadrilatere e limitandosi a spostare l’ accesso verso la Magra. Alla vasta area sgombra della piazza, si agganciarono così le strette vie interne di impianto medioevale: i cosidetti borghi voltati, caratteristica costante dei centri storici lunigianesi. Nel corso del XVI secolo la cinta muraria venne prolungata verso oriente e il borgo, che prima si estendeva a lato della strada tra Villafranca e Bagnone, giunse ad inglobare la strada stessa. Nel 1568 vennero erette due porte monumentali e dopo pochi anni i Marchesi Ariberti di Cremona subentrarono come nuovi feudatari ai Malaspina costretti a vendere il feudo di Filetto per debiti contratti con l’imperatore. La definitiva opera di ristrutturazione fu completata con la costruzione prima del palazzo Ariberti e poi del convento dei frati Ospitalieri di San Giovanni di Dio.