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Dettagli Percorso

Lunghezza

4.6km

Difficoltà

E

Durata

2h 00min

Dislivello +

461m

Dislivello -

386m

Quota di partenza

1144m

Quota di arrivo

1219m

Quota minima

1135m

Quota massima

1438m

Padule di Fociomboli

Fociomboli è una conca prativa acquitrinosa, situata tra i 1120 e i 1150 metri di quota, che si estende per circa un ettaro al di sopra dell’alpeggio del Puntato ed ai piedi del versante settentrionale del monte Corchia e di quello orientale del monte Freddone.

È circondata dauna faggeta ed è percorsa da rivoli di acqua meteorica che scendono dalle rocce calcaree dei monti che lo circondano. Inoltre il bacino è alimentato anche da sorgenti sotterranee che sgorgano nei punti di contatto tra le rocce calcaree e quelle impermeabili.

Il padule è il residuo di un piccolo lago di origine glaciale che si è mantenuto grazie al fondo impermeabile, prevalentemente formato da dolomia scistosa, che costituisce il suo letto a contrasto con la roccia carsica delle zone circostanti.

In questo modo le acque sono costrette ad affiorare e sul margine settentrionale si forma un piccolo emissario che va a formare il Canale delle Fredde, emissario della Tùrrite Secca che, a sua volta, poi confluisce nel Serchio a Castelnuovo Garfagnana.

Questa Torbiera costituisce l’unico ambiente umido in quota delle Alpi Apuane a contrasto con i numerosi laghetti e acquitrini presenti nel vicino Appennino e di conseguenza essa riveste un notevole interesse ambientalistico. Il padule è, infatti, ricco di rare specie botaniche per lo più neutrofile o leggermente basofile poiché le acque calcaree che alimentano la torbiera neutralizzano l’acidità della stessa. Inoltre i depositi di torba conservano pollini fossili che documentano quali specie botaniche vivessero qua nel periodo glaciale e post-glaciale.

La visita al Padule è un’escursione facile ed è consigliata agli amanti della botanica. L’eccezionalità del biotopo richiederebbe, probabilmente, una maggiore tutela da parte del Parco delle Alpi Apuane.

Chi non conosce la sua esistenza non ha alcuna informazione sul modo di raggiungerla: forse è meglio così poiché evita i danni che qualche male intenzionato potrebbe arrecarle, ma rimane il sospetto che l’importanza reale del Padule sia misconosciuta dagli amministratori.

Le modificazioni ecologiche della zona comportano rischio di perdita di specie rare. I pericoli sono legati al pascolo, per lo più cavalli, e alla frequentazione da parte dei turisti, anche se rispettosi dell’ambiente.

Parcheggio Passo Croce/Fociomboli

 

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Alpeggio di Puntato

Situata tra i 1000 e i 1100 metri di quota in luogo in  cui convergono i sentieri 11 da Fociomboli e 128 da Tre Fiumi per il Rifugio Del Freo, questa  conca è circondata dai monti Corchia,  Freddone   Pania della Croce e Pizzo delle Saette, che da qui appare nella sua veste più imponente.

Nei secoli passati, e fino agli anni ’80, è stato usato dai pastori della comunità di Terrinca, come testimoniano i vecchi casolari e ruderi della zona ed anche una chiesetta che sorge al centro dell’alpeggio. Alcuni casolari sono stati ristrutturati ed adibiti all’accoglienza di escursionisti e gitanti con posti letto e cucina: la Baita “Il Robbio” che è una piccola azienda agricola, la Baita “Ciampi” e il Rifugio “La Quiete”.

La chiesa del Puntato è dedicata alla SS. Trinità e risale al 1679, vicino c’era una maestà più antica fatta edificare per sua devozione da Francesco Bacchelli con icona marmorea dedicata alla Madonna del Rosario col Bambino e S. Giovani Battista. Dopo lo smantellamento della maestà l’icona fu murata sul muro della chiesa e rubata successivamente nel 1973.