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Dettagli Percorso

Lunghezza

26.3km

Difficoltà

Tc

Durata

5h 30min

Dislivello +

76m

Dislivello -

73m

Quota di partenza

1m

Quota di arrivo

3m

Quota minima

-2m

Quota massima

8m

San Piero a Grado

In epoca medioevale, prima dell’inesorabile avanzata della linea di costa, la località si trovava ai margini dello scalo portuale di Pisa. Il nome deriva dalla particolare morfologia del territorio in epoca medievale, caratterizzata da terrazzamenti naturali, o gradoni, generati dalle costanti esondazioni del fiume Arno che in quel luogo si diramava creando il grande bacino del porto fluviale e marittimo di Pisa. In epoca romana il nome del piccolo insediamento era infatti Gradus Arnensis.

Secondo la tradizione qui approdò san Pietro nell’anno 44 d.C., proprio nel luogo in cui oggi si erge una grande basilica. Infatti, sulla strada carrozzabile Viale Gabriele d’Annunzio, che corre lungo l’Arno fino alla foce, prima di giungere a Marina di Pisa e facendo una breve deviazione, si trova la Basilica di San Pietro Apostolo, il principale edificio della località.

La basilica di San Piero a Grado è in stile romanico pisano (si vedano le affinità con l’abside della piccola chiesa di Santa Cristina in Lungarno Gambacorti), costruita in tufo livornese e pietra di San Giuliano bianca e nera e presenta la singolarità di quattro absidi ed ha i muri esterni ritmati da lesene e coronati da archetti pisani con scodelle maiolicate (molte delle quali ora conservate al Museo nazionale di San Matteo). Il campanile della chiesa fu demolito il 22 luglio 1944 dalle truppe tedesche in ritirata durante la seconda guerra mondiale. Nel dopoguerra iniziò la ricostruzione, ma l’intervento cessò dopo pochi metri.

La basilica di San Piero a Grado è oggi riconosciuta “Monumento messaggero di Pace” dai Club UNESCO, come ricorda una targa posta su di un cippo di granito collocato in prossimità del sacro edificio. Nel 2009 è iniziata la ricostruzione del campanile anche se non sarà una ricostruzione completa.

 

[fonte Wikipedia]

Marina di Pisa

Il territorio di Marina di Pisa è nato da cambiamenti sia naturali che artificiali del letto del fiume Arno come il famoso taglio di Ferdinando II che spostò la foce del fiume Arno nel 1606 dalla zona sud di Marina di Pisa dove attualmente si trova il bagno Foresta che un tempo si chiamava anche Arnovecchio o Arnino, in modo da non far insabbiare continuamente la foce a causa della poca velocità del fiume nell’ultimo tratto verso il mare.
Si strappò così all’Arno e alle paludi un territorio di circa due chilometri lungo il mare sul quale vennero costruite le prime case di Marina di Pisa verso la fine del XVIII secolo, il fortino della Finanza e Dogana che attualmente si affaccia sul porto turistico.

All’inizio del XIX secolo vennero costruite le prime case di tipo civile a Marina di Pisa ed una fattoria chiamata Arnovecchio di propriertà della famiglia Apolloni che era proprietaria di tutti i terreni che arrivavano fino al mare.
Gli apolloni vendettero al comune di Pisa buona parte di quei terreni che poi vennero soggetti a piano regolatore per la costruzione del nuovo paese.

Venne costruito un primo stabilimento balneare e nei mesi estivi venivano organizzate gite in vaporetto per portare i nobili al mare nel parco naturale e nella nuova cittadina che stava nascendo.
Il comune di Pisa nel 1872 dette mandato all’Ingegner Corsani di elaborare un primo piano regolatore del paese di Marina, una griglia di case lungo il mare interrotte da tre piazze principali con una grossa lingua di litorale sabbioso ad ovest ed una pineta di macchia mediterranea molto profonda ad est.

Nel 1885 nacque il primo negozio di alimentari ad opera di Sestilio Caprili,

Grosso impulso allo sviluppo fu dato il 23 giugno del 1892, quando  venne inaugurata la nuova ferrovia che collegava Pisa a Marina: il servizio era operato mediante una tranvia a vapore che, costruita come prolungamento della linea Pisa-Pontedera/Calci, partendo da Pisa e scavalcando il bastione Stampace, il canale dei Navicelli e la ferrovia Genova-Pisa con un maestoso ponte ad arcate metalliche, raggiungeva il lungarno servendo San Giovanni al Gatano, San Piero a Grado, Bocca d’Arno e Marina di Pisa. La tranvia Pisa-Marina di Pisa cessò il servizio nel 1932, in conseguenza dell’inaugurazione della ferrovia elettrica Pisa-Tirrenia-Livorno, a sua volta chiusa nel 1960, che proprio a San Piero a Grado possedeva una sua stazione.

Nel 1896 venne terminata anche la chiesa di Santa Maria Assunta.
Da li in poi fu un vero e proprio susseguirsi di alberghi, pensioni, ristoranti e case fino agli anni venti del novecento, marina di Pisa era la nuova cittadina turistica e balneare della Toscana.
Nel 1925 alla foce dell’Arno vennero costruiti i cantieri aeronavali (C.M.A.S.A.) che costruirono idrovolanti per l’esercito durante la Seconda Guerra Mondiale, questa industria cambiò l’economia di Marina trasformandola da località turistica a località industriale soffocando anche la valorizzazione del parco naturale e delle bellezze di questo territorio.

Durante gli anni ’30 del novecento tutti i nuovi borghesi si spostarono verso la nuova località che stava nascendo sul litorale 5 chilometri più a sud di Marina di Pisa, Tirrenia.
Marina di Pisa rimase in bilico tra la località turistico-balneare e l’industria attraendo persone meno abbienti di quelle che l’avevano costruita e da molti pendolari di tutti i paesi vicini.
Nel dopoguerra con l’abbandono dei cantieri industriali, c’è stato un lento ritorno alla prima vocazione della cittadina, ovvero il turismo e la balneazione.

Sono nati nuovi stabilimenti balneari, ristoranti e locali oltre che essere il paese delle seconde case al mare dei pisani, recentemente è stato costruito uno splendido porto turistico al posto dei vecchi capannoni industriali alla foce del fiume Arno e stanno nascendo nuovi ristoranti e attrazioni proprio intorno al porto turistico di Marina di Pisa.

 

[fonti: Wikipedia, visitpisa.it ]