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Dettagli Percorso

Lunghezza

42km

Difficoltà

Mc

Durata

11h 15min

Dislivello +

1352m

Dislivello -

1352m

Quota di partenza

2m

Quota di arrivo

1m

Quota minima

-2m

Quota massima

815m

Lago e Rupi di Porta

La prima notizia sul Lago di Porta risale al 1244 in un documento in cui si parla si Lacus Salvius, successivamente, nel 1329, si usano i termini di Lago di Porta o Lago di Perotto (Ardara, Vietina 2002), periodo in cui risulta una intensa attività di pesca, raccolta di piante e pascoli.In epoca romana sembra che il lago non esistesse o almeno che avesse una conformazione molto diversa, sono stati ritrovati infatti resti di un selciato di strada romana proprio all’interno dell’alveo.Si iniziamo ad avere notizie di un lago vero e proprio, e di discrete dimensioni (circonferenza di circa 4,8 km) solo nel XVII secolo, anche se le origini del bacino sono sicuramente più antiche e certamente collegate a quelle del Lago di Massaciuccoli.Si tratta del momento in cui, a seguito dell’ultima trasgressione marina, inizia un progressivo impaludamento della pianura versiliese, legato alla formazione di dune costiere e di una laguna, di ambienti lacustri e sistemi palustri.

L’area fu importante zona di confine, tra comunità e tra stati, quindi area militare e di transito, luogo di dazi e gabelle (in quanto passaggio obbligato tra Versilia e Lunigiana), la cui importanza strategica è testimoniata dalle fortificazioni di epoca medievale e dalla cinquecentesca Torre Medicea fatta costruire da Cosimo I .

La storia del lago è inoltre collegata a quella dei fiumi Versilia e Pannosa, che lo hanno conformato e ne hanno determinato il parziale interrimento a seguito delle diverse tracimazioni.A queste azioni naturali si sono aggiunte quelle antropiche che, attraverso opere di bonifica e varie tipologie di usi impropri (ad esempio come discarica di residui della lavorazione del marmo), ne hanno ulteriormente alterato forme ed equilibri

[Fonte: Aree Protette Provincia di Lucca]

Castello Aghinolfi

Da sempre ha avuto  una particolare valenza strategica e fu conteso e ambito con secolari lotte dalle comunità di Lucca e Pisa, dalla signoria dei vescovi di Luni, dai Malaspina e dai loro consanguinei Marchesi di Massa. Le fonti scritte testimoniano l’esistenza della rocca nei secoli dell’altomedioevo: una pergamena datata 753, autentica nei contenuti sebbene rielaborazione tarda del documento originale, cita un oliveto situato nei pressi del “castellum Aginulfi”.
L’antichità del documento (l’atto più antico riferito al castello, ritenuto autentico, risale al 764) ed il toponimo, di chiara origine longobarda, spinsero Alfredo d’Andrade, grande esperto di architettura medievale del secolo XIX, a considerare il mastio ottagonale uno dei più interessanti monumenti militari longobardi italiani. La fortificazione, delimitata da un’ampia cinta muraria post-medievale, presenta una complessa articolazione interna costituita da un’area residenziale, il vecchio borgo, e da un’area più propriamente militare, contraddistinta dalla presenza del mastio.

[Fonte: Istituto Valorizzazione Castelli]

La Versiliana

Qui si trova anche il Caffè della Versiliana, rinomato luogo di incontro per dibattiti culturali e d’attualità animato per anni dal giornalista Romano Battaglia.