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Dettagli Percorso

Lunghezza

18.6km

Difficoltà

E

Durata

4h 00min

Dislivello +

86m

Dislivello -

97m

Quota di partenza

26m

Quota di arrivo

15m

Quota minima

12m

Quota massima

28m

Punto timbro credenziale Altopascio

Suonare campanello.In alternativa sentire Biblioteca Altopascio 100m da questo punto all’interno della Piazza Ospitalieri appena attraversata

Vicolo dell’Altopascio

In questo vicolo è possibile vedere qualche resto della sede lucchese della MAGIONE DEI CAVALIERI DELL’ALTOPASCIO, altrimenti detti del “TAU” dal loro simbolo che rappresenta la lettera greca “tau”. Il tau si può vedere in questo vicolo nei pressi della porta contrassegnata dal numero civico 2, mentre un altro esempio è poco più avanti sul muro a destra per chi entra venendo da via S. Croce. Per quanto riguarda il significato del simbolo, lo si pensa come immagine stilizzata di un martello, strumento con il quale i Cavalieri svolgevano le loro mansioni. Nelle tradizione germanica il tau rappresenterebbe il martello che fu fuso per il dio Thor, e quindi il tau potrebbe anche significare il “segno degli eletti” (Apocalisse, 7). L’ordine ospedaliero, che risalirebbe al sec. XI, fu tra i primi ordini cattolici a carattere religioso-militare. Tra i suoi compiti vi erano la vigilanza sulle strade per garantirne la sicurezza e la manutenzione dei ponti. Aveva la sua sede principale ad Altopascio, ed oltre alla sede lucchese, aveva altre filiali in tutta Italia e nel resto di Europa. Alla fine di una progressiva decadenza, l’Ordine fu soppresso nel sec. XVI

Altopascio

In questo luogo sorse lo Spedale di Altopascio con lo scopo di fornire assistenza ai pellegrini e di provvedere alla manutenzione della via stessa. La prima notizia dello Spedale “edificatus in locus et finibus ubi dicitur Teupascio” è del 1084, ma la fondazione è certamente precedente. Lo spedale fu fondato, secondo la tradizione, da dodici cittadini lucchesi o probiviri (probabilmente “lo coro duodenale” citato nella regola volgare), in corrispondenza di un passaggio obbligato tra il padule di Fucecchio e il lago di Sesto (ora bonificati) in prossimità del bosco delle Cerbaie; la scelta non era casuale, perché le necessità di assistenza e cura erano particolarmente sentite in quei luoghi pericolosi e malsani. Probabilmente ebbe origine da una comunità di canonici, così come la preesistente vicina abbazia di Badia Pozzeveri, all’interno del movimento di rinnovamento spirituale che attraversava la Chiesa nell’XI secolo.